Marradi
' una cupola rossa ride lontana con il suo leone '
Dino Campana
Adagiato nella sua corona di fresco Appennino Tosco-Romagnolo con i piedi nelle acque limpide del fiume Lamone, Marradi, ricco di antiche tradizioni di arte, cultura e lavoro si apre con la simpatia e il calore della sua gente ai turisti che apprezzeranno sicuramente il valore di una ospitalità senza pari che si perpetua nel tempo.
La posizione centrale tra Firenze, Ravenna e la riviera romagnola, mete raggiungibili facilmente in auto e treno, fa di Marradi una località ideale per chi voglia integrare un turismo di tipo storico, culturale e naturalistico.
Numerose le strutture ricettive quali agriturismo e bed & breakfast immerse nel verde al riparo dal caos e in cui è possibile trascorrere giornate in assoluti relax e riservatezza.
L’Appennino è attraversato da un fitto reticolo di sentieri segnati e curati dal CAI e SOFT trekking, percorribili anche a cavallo e in mountain bike che toccano spesso monumenti religiosi particolarmente affascinanti. Tra questi il complesso abbaziale della Badia di Santa Reparata, fondata nell’XI secolo da San Giovanni Gualberto e depositario del ciclo di dipinti quattrocenteschi attribuibili al Maestro di Marradi, attualmente conservati presso la Chiesa Arcipretale di San Lorenzo in Marradi. Fortemente evocativo e risalente allo stesso periodo romanico anche l’Eremo di Gamogna, fondato da San Pier Damiani, che in questo luogo visse e operò. Notevoli, inoltre, l’Abbazia di Crespino e la Badia di San Giovanni in Acerreta. Dislocazione strategicamente invidiabile, divenuta poi simbolo del paese, la Rocca di Castiglionchio domina il panorama dell’intera Valle del Lamone e l’abitato di Marradi; questa antica fortificazione del VI secolo presenta ancor oggi il nucleo centrale, recentemente consolidato, e propone un primo approccio con il turismo trekking di tipo storico culturale.
Il centro storico affascina, inoltre, per i vicoli lastricati e ripropone un tessuto urbanistico di notevole interesse in quanto le vie principali dell’abitato presentano una struttura non facilmente rinvenibile in un paese appenninico, ma piuttosto una interessante contaminazione tra palazzi ed abitazioni strutturalmente più simili a quelli presenti nei centri storici delle cittadine toscane.
Tutto questo è stato determinato da esigenze storiche che hanno visto l’insediamento a Marradi di nobili famiglie esiliate (i Fabroni da Pistoia , i Torriani da Milano) che qui vollero rifugiarsi senza rinunciare agli agi e all’eleganza degli spazi cittadini costruendo eleganti dimore.
Attorno al salotto di Piazza Le Scalelle si affacciano infatti il Palazzo Comunale con l’arioso loggiato, il seicentesco Palazzo Fabroni e la Chiesa del Suffragio. Via Fabroni vede invece la notevole presenza di Palazzo Torriani e del Monastero delle Domenicane, mentre sulla sponda destra del fiume Lamone padroneggia l’edificio del Teatro degli Animosi datato 1792.
Marradi lega al proprio nome l’aver dato i natali al poeta Dino Campana che grazie alla sua prosa visionaria raccolta nella sua opera principale “I Canti Orfici” evidenzia il suo profondo legame con la sua terra natale. Nella sede del Centro Culturale dedicato al poeta che ospita tra l’altro la biblioteca comunale e l’ufficio di informazione turistica si trova il Centro Studi Campaniani, punto di riferimento fondamentale per studiosi e studenti di tutto il mondo. Trovasì nel medesimo edificio anche il Centro di Studio e Documentazione sul Castagno.
Il centro storico affascina, inoltre, per i vicoli lastricati e ripropone un tessuto urbanistico di notevole interesse in quanto le vie principali dell’abitato presentano una struttura non facilmente rinvenibile in un paese appenninico, ma piuttosto una interessante contaminazione tra palazzi ed abitazioni strutturalmente più simili a quelli presenti nei centri storici delle cittadine toscane.
Tutto questo è stato determinato da esigenze storiche che hanno visto l’insediamento a Marradi di nobili famiglie esiliate (i Fabroni da Pistoia , i Torriani da Milano) che qui vollero rifugiarsi senza rinunciare agli agi e all’eleganza degli spazi cittadini costruendo eleganti dimore.
Attorno al salotto di Piazza Le Scalelle si affacciano infatti il Palazzo Comunale con l’arioso loggiato, il seicentesco Palazzo Fabroni e la Chiesa del Suffragio. Via Fabroni vede invece la notevole presenza di Palazzo Torriani e del Monastero delle Domenicane, mentre sulla sponda destra del fiume Lamone padroneggia l’edificio del Teatro degli Animosi datato 1792.
Marradi lega al proprio nome l’aver dato i natali al poeta Dino Campana che grazie alla sua prosa visionaria raccolta nella sua opera principale “I Canti Orfici” evidenzia il suo profondo legame con la sua terra natale. Nella sede del Centro Culturale dedicato al poeta che ospita tra l’altro la biblioteca comunale e l’ufficio di informazione turistica si trova il Centro Studi Campaniani, punto di riferimento fondamentale per studiosi e studenti di tutto il mondo. Trovasì nel medesimo edificio anche il Centro di Studio e Documentazione sul Castagno.